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domenica 26 settembre 2010

Crostata di pere e cioccolato (Italy)

Ingredienti per 8 persone :
- 1 uovo intero
- 1 tuorlo
- 150 g di zucchero
- 75 g di burro
- 300 g di farina bianca
- 1 bustina di lievito per i dolci
- scorza di limone
Per il ripieno :
- 3 pere grossi (Kaiser)
- 80 g di cioccolato fondente
Sciogliete il burro a fuoco bassisimo
Mescolate il burro sciolto con lo zucchero. Unite l'uovo intero e il tuorlo, scorza di limone, aggiungete la farina mescolata con il lievito (la farina mettetela piano piano ).
Impastate con le mani e poi avvolgete la pasta in un foglio di pellicola e mettetela in frigo per 30 minuti.
Stendete 2/3 della pasta con il mattarello e tappezzate uno stampo da crostata rivestito da carta da forno.
Sbucciate le pere, tagliatele a fettine sottili.
Coprite il fondo di pasta con le fettine di pera e cospargete con il cioccolato fondente tritato.
Stendete la pasta rimasta, tagliatela a striscie e coprite il ripieno facendo dei retangoli.
Cuocete nel forno preriscaldato a 170 * C per 40 minuti circa.
Servite cosi'oppure tiepida accompagnata di gelato alla crema.











mercoledì 22 settembre 2010

Penne al sugo di pomodoro e melanzane (Italy)

Ingredienti per 2 :
- 1 piccola melanzana
- sale
- 1 piccola cipolla
- 2 cucchiai d'olio extreavergine d'oliva
- 300 g pasta di pomodoro
- 5-6 foglie di basilico
- 160 g di pasta
Lavate la melanzana, tagliatela ai piccoli cubetti , cospargerli con un pizzico di sale e lasciateli perdere il liquido di vegetazione per 15-20 minuti.
Nel fratempo tritate finemente la cipolla e mettetela in una padella con olio caldo e cuocete finche diventa dorata.
Unite le melanzane e fatte cuocere per circa 5 minuti.
Unite la passata di pomodoro, le foglie di basilico lavate e proseguire la cottura a fuoco dolce , coperto per 10-15 minuti.
Quando il sugo diventera un po asciuto regolate il sale.
Lessate la pasta in acqua salata e poi aggiungetela  nella padella con il sugo di melanzane sulla fiamma alta per pocchi istanti.










lunedì 13 settembre 2010

Tagliatelle con zucchine e pancetta (Italy)

Ingredienti per 4 :
- 280 g tagliatelle
- 4 zucchine medie
- 1 scatolina di pancetta a cubetti (100g)
- 2 uova sode ( solo il giallo)
- olio di oliva
- sale
- pepe macinato
In una padella aggiungete un po di olio d'oliva e fatte cuocere le zucchine tagliate a fettine sotilli e salate.Aggiungete un po d'acqua calda e fatte andare .
Quando sono quasi pronte aggiungete la pancetta e fatte cuocere ancora per 5 minuti. Mescolate bene e versateci dentro le tagliatelle precedentemente lessate.
Disponete la pasta con le zucchine e pancetta sui 4 piatti, aggiungete sopra mezzo giallo d'uova sodo grattugiato per ogni piatto e un po di pepe macinato.




sabato 11 settembre 2010

Fegato alla veneta (Italy)

Ingredienti per 4 :

- 900 g di fegato di vitello
- 100 ml di olio d'oliva
- 3 cipolle grandi tagliate sottili
- 45 g di burro
- 3 cucchiai di prezzemolo tritato
- sale
- pepe appena macinato

Togliete la pelle dalla superficie del fegato, eliminate la tuba grigiastra.Tagliate il fegato in 4 pezzi.
Affettatelo  in parti molto sottili, tenendolo saldamente pressato sulla tavola.
Scaldate 60 ml di olio in una padella su fuoco medio. Aggiungete le cipolle e continuate a fare rosolare, girando frequentemente fino a quando non saranno appassite e leggermente dorate (circa 25 minuti ).
Togliete le cipolle con un mestolo forato e mettetele da parte.
Aumentate la fiamma e versare il rimanente olio. Quando inizia sfrigolare aggiungete il fegato. Continuate a fare cuocere fino a quando il fegato non perde il suo colore, non piu di 5 minuti, muovendolo constantemente con una spatola.
Aggiungete sale, pepe, mettete le cipolle e lasciate cuocere per un paio di minuti.
Trasferite il tutto su un piatto.
Mettete il burro nella padella facendolo sciogliere, mescolate il prezzemolo e versate il condimento sul fegato.
Servite immediatamente con polenta. 









venerdì 10 settembre 2010

Crostata di marmellata (Italy)

Ingredienti per 6 :
- 500 g pasta frolla
- marmellata che preferite
Per la pasta frolla abbiamo bisogno di :
- 200 g farina
- 100 g zucchero
- 100 g burro
- 2 uova
- 1/2 limone, solo la scorza
- sale fino
Prelevate il burro dal frigorifero.
Setacciate la farina in una ciotola capiente con un pizzico di sale fino, unite lo zucchero.
Tagliate il burro ammorbidito a dadini con un coltello. Aggiungetelo nella ciotola della farina.
Rompete le uova e versatele nella ciotola con gli ingredienti.
Lavate e grattugiate la scorza di limone. Aggiungetela nella ciotola.Amalgamate gli ingredienti impastando con una forchetta. Procedete assorbendo man mano la farina. Raccogliete l'impasto, che deve risultare morbido.
Formate un panetto e avvolgetelo con pellicola da cucina. Trasferite l'impasto in frigorifero almeno 30 minuti.
Stendete l'impasto sul piano di lavoro infarinato con un mattarello e trasferitelo in uno stampo imburrato.
Coprite il fondo e le pareti. Premete con il mattarello sul bordo per tagliare la pasta in ecceso.
Bucherellate la pasta frolla con le punte di una forchetta.
Riempite la forma base con confettura di frutta.
Mettete sopra strisce di pasta frolla disegnando dei rombi.
Infornate a 180* per 40 minuti.

Pasta con mortadella e piselli (Italy)

Ingredienti per 4 :
- 320 g spaghetti
- 200 g mortadella, tagliata a fette sottili
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 400 g piselli freschi
- 4 cucchiai di olio d'oliva
- 2 uova
- 1 tuorlo
- 100 ml panna liquida
- 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
- 10-12 steli di erba cipollina
- 1 macinata di pepe
- 4 cucchiai di sale grosso
- 1 pizzico di sale fino

In una pentola portate a bollore l'acqua, salatela con sale grosso.Sgranate i piselli in una ciotola. Cuoceteli 10 minuti, dalla ripresa del bollore.
Unite la pasta e portatela a cottura (5 minuti o quanto e' indicato sulla confezione).
Mentre cuociono pasta e piselli, tagliate la mortadella in strisce e, poi in piccoli rombi, con il coltello.
Scaldate l'olio d'oliva nella padella. Rosolate i pezzetti di mortadella 1 minuto, a fuoco dolce, mescolando spesso con il cucchiaio di legno.
Bagnate con il vino bianco e lasciatela evaporare 5 minuti, sempre a fuoco dolce.
Rompete le uova in una ciotola, lavata e asciugata.Incorporate il tuorlo con una forchetta. Salate le uova e pepatele con abbondanza.Lavoratele con una forchetta, molto rapidamente, mentre aggiungete la panna e il parmigiano.
Pulite gli steli di erba cipollina con carta assorbente da cucina inumidita. Tagliuzzateli quasi tutti e metteteli nella ciotola delle uova(tenete da una parte un po d'erba cipollina per guarnire)
Scolate gli spaghetti e i piselli lasciando da parte poca acqua di cottura.
Versate pasta e legumi nel tegame della mortadella e insaporiteli 1 minuto a fuoco dolce.
Spegnete il fuoco, aggiungete 2 cucchiai dell'acqua di cottura, continuando a mescolare.
Unite il composto di uova e panna e mescolate velocemente.
Trasferite la preparazione sui piatti. Guarnite con i pezzetti d'erba cipollina.

Fesa di tacchino all'uvetta (Italy)

Ingedienti per 4 :
- 1kg fesa di tacchino
- olio d'oliva
- suco di limone
- 75 g uvetta
- foglie di menta
- chiodi di garofano

Infilate qualche chiodo di garofano nella fesa di tacchino.
Conditela con poco olio, succo di limone, pepe e sale.
Lessatela al vapore 60 minuti e fatela raffreddare.
Avvolgetela molto strettamente nella pellicola da cucina. Tenetela in frigorifero almeno 2 ore ( potete cuocerla anche il giorno prima).
Tagliatela a fettine leggermente oblique e sistematele su un piatto da portata.Conditele con abbondante olio extravergine mescolato con sale e pepe.
Completate con uvetta ammollita, foglioline di menta sminuzzate con le dita e ghirigori di glassa all'aceto balsamico.

giovedì 9 settembre 2010

Boulette di merluzzo

Ingredienti per 4 :
- 500 g filetti di merluzzo
- 3 fette di pancarre
- 2 uova
- sottilette ( o formaggio filante a scelta )
- 1 manciata di prezzemolo
- 1 spicchio d'aglio
- 2 pomodori rossi
- 1 bicchiere di vino bianco
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe
- aneto fresco
In una ciotola raccogliete i filetti di pesce sminuzzati, unite il prezzemolo, l'aglio triturato e il pancarre sbriciolato.
Battete a parte le uova, agiustate di sale e pepe e incorporatele alla preparazione di pesce. Mescolate con cura.
Formate le polpette rotolando tra i palmi bagnati e trasferitele in un tegame dai bordi alti. Irrorate con l'olio, versate il bicchiere di vino, coperchiate e iniziate la cottura su fiamma media.
A cottura quasi ultima, coprite ogni polpetta con una sottiletta, quindi con una fetta di pomodoro, ancora una sottiletta e un ciuffo di aneto. Coprite e completate la cottura.

mercoledì 8 settembre 2010

Pappardelle in crema di cipolle (Italy)

Ingredienti per 4 :
- 400 g di pappardelle fresche ( tagliatelle larghe circa 3 centimetri )
- 500 g di cipolle gia pulite
- 100 g di pancetta tesa tagliata a striscioline sotittili
- 40 g di burro
- sale
- pepe

Affettate le cipolle sottilissime e lasciatele a bagno in acqua fredda per almeno due ore; intanto rosolate la pancetta in un tegame con il burro, facendola indorare a fuoco minimo.
Unite le cipolle ben scolate, condite con sale e pepe e lasciate cuocere coperto a fuoco bassissimo per una mezz'ora. Le cipolle dovranno completamente disfarsi.
Lessate le pappardelle in acqua salata, scolatele ben al dente e versatele nel tegame. Mescolatele e insaporitele a fuoco medio fin quando tutto il liquido non e stato assorbito.
Spruzzate di pepe appena macinato e servite.

martedì 7 settembre 2010

Polpette al forno (Italy)

Ingredienti per 4:

- 600 g di carne trita di manzo
- 3 uova
- 4 fette di pancarre
- 1 spicchio d'aglio
- 1 mazzetto di prezzemolo
- 250 g di formaggio grana grattugiato
- 1 melanzana
- 1 zucchina
- 3 pomodori maturi
- 1 bicchiere di vino rosso
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe

In una ciotola raccogliete la carne, le uova, il pancarre sbriciolato, l'aglio sminuzzato, la meta del prezzemolo, 150g di grana, sale e pepe.
Date forma alle polpette e trasferitele in una pirofila in cui avrete versato 5-6 cucchiai d'olio.
Unite la melanzana affettata, la zucchina ridotta a rondelle, i pomodori tagliati a fette e infine il vino.
Coprite la pirofila con un foglio di alluminio, buccherellate e trasferite in forno preriscaldato a 200*C per 30 minuti.
Eliminate il foglio di alluminio, mescolate con delicatezza e proseguite la cottura per altri 20 minuti.
Abbassate la temperatura a 180*C, cospargete il restante formaggio e completate la cottura per altri 10 minuti.
Prima di servire distribuite il rimanente prezzemolo.

Medaglioni di vitello in crostata (Italy)

Ingredienti per 4 :

- 1 rotolo di pasta sfoglia
- 4 medaglioni di filetto di vitello
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaio di basilico tritato
- 1 spicchio d'aglio
- 2 cucchiai di pinoli
- 4 cucchiaini di senape rustica
- 1 bicchierino di brandy
- farina bianca
- sale

In una padella antiaderente rosolate in due cucchiai d'olio i medaglioni leggermente infarinati, cuocendoli cinque minuti per lato a fuoco medio. Togliete l'olio in eccesso, unite il basilico e l'aglio e continuate a rosolare.
Bagnate con il brandy, lasciate fiammeggiare, unite la senape stemperandola nel fondo di cottura, i pinoli, regolate di sale e cuocete per altri 3 minuti, addensando la salsa a piacere e tenendola da parte.
Srotolate la pasta sfoglia e dividetela in 4 spicchi, al cui centro disporrete i medaglioni.
Richiudete sigillando i bordi leggermente inumiditi d'acqua, disponete su una teglia protetta da carta da forno (potete utilizzare quella che avvolgeva la pasta sfoglia) e cuocete per 15 minuti a 200* C.
Servite immediatamente accompagnando con la salsa scaldata a parte in un tegamino.

Strudel di pere e cioccolato (Italy)

Ingredienti per 6 :

- 1 rotolo di pasta sfoglia
- 4 pere mature
- 150 g di gocce di cioccolato Perugina
- cannella in polvere
- 1 cucchiaio di pangrattato
- 2 cucchiai di zucchero di canna
- 50 g di mandorle a scaglie
- 1 noce di burro
Sbucciate le pere e privatele del dorsolo. Tagliatele a fettine e disponetele in una padella antiaderente con la noce di burro e un pizzico di cannella. Cuocete per 5 minuti a fuoco moderato per far evaporare parte dell'acqua. Srotolate la pasta sfoglia su di una teglia da forno lasciandola nella sua speciale carta antiaderente. In una ciotola mescolate le pere alle gocce di cioccolato, unite le mandorle, il pangrattato e mescolate bene. Disponete il composto al centro della pasta sfoglia formando una striscia, inumidite con acqua la restante pasta e arrotolate formando salsiccioto, sigillando le estremita premendo con le dita. Spennellate la superficie con acqua, spolverizzate con lo zucchero di canna e cuocete per mezz'ora a 200 *C.

venerdì 3 settembre 2010

Pesche MELBA (Italy)

Ingredienti per 4:
- 4 pesche grandi
- 400 g lamponi
- 1/2  limone (solo il sugo)
- 80 g di zucchero a velo
- 200 g  gelato alla vaniglia
- scaglie di mandorle
- menta fresca
Tuffate le pesche in un tegame con acqua bollente per 2 minuti, scolatele e sbucciatele.
Dividetele a spicchi e distribuiteli in 4 coppette. Tenetele in frigorifero, fino al momento di servire il vostro dessert.
Lavate in una ciotola con acqua e aceto i lamponi, scolateli e frullateli in un robot con il sugo di limone e lo zucchero.
Passate il frullato attraverso un colino metallico premendolo con il dorso di un cucchiaio e poi lasciatelo raffreddare in freezer 10 minuti.
Distribuite in ogni coppetta due palline di gelato, versate sopra il passato di lamponi e completate con scaglie di mandorle e foglie di menta fresca

Pesche con gelato e amaretti (Italy)

Ingredienti per 4:
- 4 pesche mature ma sode
- 40 g di zucchero semolato
- 4-5 amaretti
- 600 g  gelato alla crema
- 3 cucchiai di liquore Amaretto
Lavate le pesche, tuffatele 2 minuti in acqua bollente, scolatele e sbucciatele.
Tagliate le pesche a spicchi e sistemateli in una pirofila, in uno solo strato.
Versate, in un tegamino, 2 bicchieri d'acqua e lo zucchero semolato. Portate a bollore e lasciate sciogliere lo zucchero per 5 minuti, mescolando spesso con un cucchiaio di legno. Unite le pesche con lo sciroppo bollente, fate raffreddare e mettete la pirofila 10 minuti in freezer.
Intanto sbriciolate grossolanamente 4-5 amaretti.
Versate in una ciotola il gelato e lavoratelo qualche minuto con una forchetta, incorporando il liquore Amaretto. Mettete la ciotola in freezer 10 minuti, finchè il gelato è consolidato di nuovo.
Distribuite il gelato in 4 coppette , facendo delle palline, completate con gli spicchi di pesca e con gli amaretti sbriciolati.

Crocchette di coniglio e mortadella (Italy)

Ingredienti per 6:
- 300 g polpa di coniglio disossata tritata circa 300g
- 200 g mortadella tritatta
- 1 cipolla media tritatta
- 80 g di farina
- 1/2 litro di latte
- 3 cucchiai d'olio d'oliva
- 1 bicchierino di Brandy
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 2 uova
- 100 g pangrattato
- 4 cucchiai di Grana Padana grattugiato
- 400 ml olio d'arachidi
- 8 foglie di lattuga
- 1 pomodoro
- pepe macinato
- 1 pizzico di sale
Scaldate l'olio d'oliva nel tegame e rosolatevi la cipolla 1 minuto.
Aggiungete la carne tritata di coniglio e insaporitela 3 minuti, a fiamma media, mescolando speso.
Bagnate con il brandy e fatelo evaporare 1 minuto.
Unite la mortadella tritata nel tegame, insaporitela 2 minuti, mescolandola.
Bagnate con il vino, mettete il coperchio, lasciando uno spiraglio. Cuocete per 10 minuti finché evapora il vino.
Incorporate la farina, poco una volta, mescolando in modo energico per non fare i grumi.
Aggiungete il latte freddo tutto in una volta. Cuocere finché il latte è assorbito e il composto soda mescolando sempre.
Aggiungete metà Grana, sale e pepe.Mescolate ancora e lasciate raffreddare il composta.
Lavorate le uova in una ciotola con la forchetta per qualche istante. Versate il pangrattato e il Grana grattugiato rimasto nella seconda ciotola. Mescolate con una forchetta asciutta, per amalgamare gli ingredienti.
Scaldate l'olio d'arachidi nella padella, senza farla fumare.
Raccogliete il composto freddo con le mani inumudite, un cucchiaio alla volta. Modellatela in palline. Appoggiate le crocchette su un pezzo di carta da forno, finché sono tutte pronte.
Tuffatele, una alla volta, nelle uova sbattute (sgocciolatele bene). Rotolatele nel pangrattato e appoggiatele di nuovo su carta da forno.
Friggete le crocchette nell'olio d'arachidi 4 minuti per parte. Scolatele su carta assorbente.
Servite con insalata e dadini di pomodoro.

giovedì 2 settembre 2010

Torta salata con zucchine e pancetta (Italy)

Ingredienti:
-pasta sfoglia
-5-6 zucchine medie
-1 cipolla media tagliata a fettine
-una confezione di pancetta a dadini
-formaggio Emmenthal grattuggiato (mezza confezione 150 g)
-una scatolina di panna da cucina
-1 uovo
-sale
-pepe
-una noce di burro
Tagliate le zucchine a fettine e mettetele nella padella con un po di olio e burro.
Fate rosolare, aggiungete la cipolla, acqua calda e lasciate cuocere sino a quando sono quasi cotte.
5 minuti prima che siano pronte aggiungete una confezione di pancetta.
Togliete dal fuoco e lasciate  raffreddare .
Una volta fredde si versano in una terrina, si aggiunge l'Emmenthal grattuggiato, la panna, l'uovo sbattuto, sale, pepe e si mescola tutto formando un composto.
Si prende lo stampo, si ci stende la pasta con la sua carta da forno, con una forchetta si bucca tutta la pasta bordi compresi.
Si versa il composto sulla pasta sfoglia, ripiegare i bordi e spennellarli con un po di burro.
Ricoprire con fettine di cipolla tagliate a rotelle. Infornare per 40-50 minuti a 180 °. Si puo servire calda o fredda.

Marocco in moto

Sei amici partono per Marocco .....
2 agosto
Milano, sono le 5 di mattina e siamo in partenza per il Marocco pensando che nei prossimi due giorni dobbiamo percorrere tanta strada. Circa 1000 km al giorno che faranno soffrire  un po’ il sedere  a quelli per i quali questo è il loro primo vero viaggio in moto…..quelli come Me!
Al termine del primo giorno arriviamo a Tarragona in Spagna dove facciamo in tempo a visitare un po’ il centro della città vecchia e a mangiare un po’ di tapas prima di cena. La città si presenta calda, accogliente e piena di vita che rientra dalla spiaggia. Rapida cena in un ristorante tra le vecchie mura e poi a letto perché anche domani ci aspetta una lunga galoppata.

3 agosto
Partiamo da Tarragona riprendendo la nostra strada verso il sud della Spagna. Durante il viaggio i colori della terra cambiano in continuazione dal verde, al rosso passando dal giallo della vegetazione bruciata. Cambia così anche la temperatura e la vegetazione che ci circonda. Campi coltivati ad aranci, olivi sino al nulla dove le sole piante presenti sono agavi e cactus. Un paesaggio spettacolare che cambia da un chilometro all’altro sorprendendoti sempre.
Vicino a Granada l’aria che ci circonda è caldissima oltre i 40 gradi e mi fa un po’ paura pensare che il giorno dopo saremo in Africa dove sicuramente farà più caldo. Verso sera arriviamo a Malaga dove decidiamo di fermarci per poter prendere il mattino seguente il traghetto da Algeciras da qui poco distante. Optiamo per un Novotel con piscina giusto per rinfrescare il nostro sedere che stando sulla moto tutto il giorno incomincia a soffrire. L’acqua della piscina è sicuramente la benvenuta.


4 agosto
Da Malaga ad Algeciras la distanza è poca e così poco dopo siamo a bordo del traghetto che in un’ora viaggiando sulle onde dello stretto di Gibilterra ci porterà al porto di Ceuta da dove incomincerà la nostra avventura marocchina. Anche se ancora su territorio spagnolo,  a Ceuta si incomincia a vedere qualche persona vestita in modo diverso da noi europei, inizia così il contatto con il mondo mussulmano. Appena fuori Ceuta c’è la dogana marocchina. Compilati i moduli necessari e controllati i documenti dopo un’oretta entriamo finalmente in Marocco. La zona della dogana come sempre è un mondo a parte ed anche qui guardandoti intorno vedi gente che va e che viene, gente che urla ……, insomma c’è un gran casino e fa molto caldo.
Alzando gli occhi sulla collina sovrastante c’è un sacco di gente disperata assiepata alla recinzione con il filo spinato che sembra aspettare il momento buono per passare clandestinamente il sospirato confine. Avrei voluto fare delle foto a testimonianza della disperazione vista ma qui è vietato, ad ogni modo da qualsiasi lato la guardi, ti viene da pensare a quanto si è stati fortunati a nascere in Italia…….e lo dico io che sono nata in Romania…..
Dopo aver passato la dogana proseguiamo sulla nostra strada in direzione Chefchaouen.
La strada è piena di poliziotti, bandiere e fotografie del Re. Passiamo da Tetuan, cittadina sulla costa mediterranea che ci appare molto pulita ed in ordine. Scopriremo poco dopo che vi è un palazzo reale, motivo della presenza così imponente di poliziotti ad ogni angolo.
Usciamo da Tetuan e puntiamo verso Chefchaouen lungo la strada più scivolosa che abbia mai visto. Sembra di guidare sul sapone ma per fortuna ne usciamo senza problemi. Vediamo gente lungo la strada ma soprattutto persone che lavorano i campi o a dorso d’asino…..e sono tutti donne e bambini. Gente che ti saluta e ti guarda curiosa. Uomini e bambini salutano volentieri mentre le donne cercano di non mostrarsi in volto. Dalla moto spesso riesci a “rubare” qualche fotografia a donne intente a portare enormi pesi sulle spalle o che guidano l’asino che poveraccio incarna la classica frase “carico come un mulo”!
Momenti della loro vita quotidiana e ti sembra che il mondo qui, si sia fermato da tempo.

Ogni volta che ci fermiamo in un piccolo bar lungo i villaggi che attraversiamo, la gente ci guarda curiosa e scopri che sono tutti molto gentili, puliti, anche se sfortunati per il solo fatto di essere nati in un paese guidato da persone lontane anni luce dalla reale povertà in cui riversa la gente comune.
Durante il giorno troviamo sempre uomini che si riparano nei bar. Viene da chiedersi come facciano a vivere senza lavorare. La risposta non tarda ad arrivare. Il Marocco è un paese dove con certezza quelli che lavorano di più sono le donne.
Arriviamo a Chefchaouen e troviamo alloggio in un albergo in cima alla collina che sovrasta la Medina. Da qui è possibile ammirare tutta la città, Medina compresa,  e sentire i rumori ed il richiamo del Muezzin.
Di giorno la città sembra spenta ma quando arriva la sera e si accendono le luci, la gente esce di casa e si riversa nelle strette vie della cittadina.




5 agosto
Partiamo da Chefchaouen e risaliamo la dorsale montuosa del Rif.
Facendola tutta percorriamo circa un centinaio di chilometri di strada panoramica, di questi almeno la metà è coltivata a Cannabis. Qui la Marijuana è consentita per uso personale, ma la gente del posto ovviamente fa di tutto per venderla al primo che passa. Trovi gente seduta sul bordo della strada o sotto una pianta che appena ti vede cerca in tutti i modi di mostrarti i propri prodotti. A volte addirittura ti inseguono a bordo di motorini o auto, oppure si avvicinano quando ti fermi a bere qualcosa.
Lasciamo le montagne del Rif e scendiamo verso la pianura dove il caldo, quello vero, ci assale e diventa obbligatorio farci l’abitudine visto quello che ci aspetta nei prossimi giorni.
Arriviamo così a Fes.
Avevo letto che Fes è la città più antica delle città imperiali del Marocco, centro della cultura e dell’artigianato. Vista da fuori sembra una città con poca gente, ma una volta entrati nella Medina trovi un altro mondo.
All’arrivo in città veniamo avvicinati da una persona a bordo di un motorino. A breve questo diventerà la nostra guida,  ovviamente abusiva, ma noi non stiamo troppo a sottilizzare. Decidiamo che ci sta bene servirci di una guida e da quel momento ci faremo accompagnare nella visita della Medina senza preoccuparci troppo.
L’impatto con la Medina è forte. Odori, immondizia, animali, spezie e quanto altro ti fanno da contorno ed abituarsi non è così immediato. Ma noi abbiamo le nostre guide, dico nostre perché il nostro amico ha un aiutante. Ovviamente senza il loro aiuto diventa impossibile vedere certe cose, ma soprattutto sarebbe impossibile poter camminare senza essere in continuazione tirato dentro in un negozio piuttosto che in un altro.
Arriva sera e siccome è il compleanno di una di noi, ceniamo in un bellissimo ristorante all’interno di un Riad. Cena ottima, sicuramente il miglior cous cous di tutto il viaggio, in più veniamo coinvolti in uno spettacolo all’interno del ristorante. Usciti da quest’ultimo scopriamo che la notte all’interno della Medina è inaspettatamente viva. Gente seduta a respirare un po’ d’aria fresca, amici che s’incontrano, donne che chiacchierano tra di loro bambini che giocano. Sembrano tutti tranquilli e felici con la loro vita così difficile e imprevedibile. In questa città ho capito che qualsiasi di loro, piccolo o grande che sia, fa quello che può per portare a casa il necessario per mangiare.
Ritorniamo al nostro albergo fuori dalla Medina dove ci aspetta un meritato riposo.


6 agosto
Oggi la giornata è dedicata alla visita di Fes, le nostre guide ci attendono e la giornata inizia con un tour della città che tocca le parti più rappresentative della città al di fuori delle mura della Medina.
Entrare nella Medina al mattino è diverso, ti accorgi di quanto queste costruzioni e questi stretti vicoli proteggano la gente dal caldo opprimente. Camminando tra le vie affollate hai la strana sensazione di far parte anche tu di quel mondo. Visitiamo di tutto, dai laboratori artigianali di prodotti come piatti e teiere, ai produttori di tappeti, forni del pane, dolci eccetera. Oltre ovviamente ai venditori ambulanti di ogni genere, dal pollame e spezie sino a dentiere e camaleonti.
Visitiamo un laboratorio dove lavorano la terracotta per farne vasellame e mosaici. Le persone impegnate in questi lavori sono tutti giovani e molto abili. Dei veri artisti. Guardando i prodotti finiti fatti da questi giovani si ha la sensazione che in ogni oggetto ci mettano qualcosa della loro anima.
Visitiamo un forno per la panificazione. La cosa strana è che qui la gente si fa l’impasto del pane a casa propria e poi va in questi posti a farselo cucinare. In questo modo ognuno mangia il proprio prodotto come se l’è fatto. Probabilmente era così anche da noi ai tempi della guerra.
Camminando per i vicoli ci fermiamo davanti ad una porticina dove veniamo invitati ad entrare. All’interno del piccolo locale c’è un asilo con una decina di  bimbi e la propria maestra intenti a cantare. E’ stato bellissimo vedere l’allegria e la dolcezza di questi bimbi.
Lasciamo l’asilo e poco dopo entriamo in una cooperativa dove si lavora il rame. Qui troviamo donne e bambini che lavorano in condizioni durissime a causa delle polveri di lavorazione che respirano. Meglio uscire in fretta  e sperare che a quei poveracci non capiti niente. Per fortuna che sulle porte di casa hanno dei simboli che allontanano il malocchio, speriamo funzionino…..
Via da qui vediamo una cooperativa di sole donne che vende i propri tappeti e laboratori dove ci sono ragazzini impegnati nella lavorazione del legno e nell’apprendimento del mestiere per il loro futuro.
Mentre ci incamminiamo verso le concerie, ogni tanto senti qualcuno che grida di spostarsi. E’ in arrivo il taxi della Medina stracarico. Si tratta di un povero asinello che passa le sue giornate portando merce da un capo all’altro della Medina. Questi poveri animali vengono spremuti per tutti i loro anni fino al momento di passare a miglior vita.
Arriviamo alle concerie e saliamo al piano rialzato di un negozio di pelli che ci dà la possibilità di vedere lo scenario dall’alto. L’immagine che appare è impressionante. Uomini che lavorano immersi nel colore sino alle ginocchia. Hanno le gambe ed il corpo colorato dello stesso colore che stanno trasferendo al pellame. C’è da chiedersi se il continuo contatto con il colore non sia dannoso alla pelle dello sfortunato lavoratore. Il tipo del negozio ci giura che usando colori naturali non succede niente e dice che lui stesso ha lavorato nelle vasche dei colori per diversi anni. Ci fa vedere le gambe e sembrano normali. Mah…….!!!!
Qui la puzza si fa sentire, ma grazie ad un ramoscello di meta che ci viene dato da mettere sotto il naso si riesce a sopportare la cosa.
Dopo tanto girare torniamo al nostro albergo e ci godiamo qualche ora di piscina. La piscina alle 17 si svuota di colpo perché il Muezzin chiama alla preghiera e da quel momento è praticamente solo nostra. Ne approfitteremo anche dopo cena dove terminiamo il nostro soggiorno a Fes con un rinfrescante bagno notturno.



7 agosto
Partenza verso le 8, scendendo verso sud attraversiamo la foresta dei cedri, dove tra venditori di miele a bordo strada, arriviamo a Ifrane, elegante cittadina di montagna in un contesto naturale che potrebbe essere la Svizzera. Anche qui tutto pulito e polizia ovunque….dopo qualche metro ecco un palazzo reale. C’è da dire che il Re i posti se li è scelti proprio bene.
Proseguiamo verso sud e risalendo la valle dello Ziz tra spettacolari paesaggi, vediamo i primi dromedari. Ci fermiamo per uno spuntino alla Kasbah  Dounia, un bel locale caratteristico ricavato all’interno di una vecchia casa con giardino interno. Qui si respira un’aria diversa da quella trovata sino ad oggi. Il caldo si fa sentire, ma è la luce che cambia e rende questi posti particolari.
Risaliamo in moto, la strada sale tra rocce e canyons e decidiamo di fermarci al Jurasique. Il posto non è niente di speciale, ma è pulito e garantisce un minimo di confort, ha una piscina con acqua ghiacciata prelevata da un torrente ma soprattutto ci troviamo in mezzo al niente e nel cuore della valle dello Ziz.
Qui scopriamo di aver raccolto un paio di chiodi che si sono conficcati in una gomma delle nostre moto. Con calma ripariamo la gomma e ci godiamo la cena e la stellata che il cielo ci regala.



8 agosto
Continuiamo il nostro viaggio attraversando valli deserte dove le sole forme di vita che vediamo sono capre. Ovviamente c’è sicuramente qualcuno che le controlla, ma sarà per via del caldo che non si vede nessuno. Passiamo a lato di palmeti enormi nati al riparo della montagna e lungo il torrente che scorre lungo la strada. Una macchia verde sulla terra dai diversi colori.
Più tardi incominciamo a vedere le prime dune dal colore indefinito per via del sole già verticale.
Alle porte di Merzouga prendiamo la deviazione lungo la pista che porta al nostro albergo che ci eravamo prenotati da casa. Ma quasi arrivati davanti al Kasbah Mohayout succede che cadiamo dalla moto per via di una buca di sabbia. Per fortuna nessun danno e così arriviamo tutti interi all’albergo.
L’albergo è una costruzione bassa a 50 m dalle dune, interamente costruito in terra e paglia con stanze colorate ed arredate con gusto. Giardino interno e piscina. La temperatura qui è intorno ai 50 gradi, ma la piscina e le mura dell’albergo aiutano. E quando questo non basta più perché il sole ti ammazza c’è sempre il fido condizionatore della stanza che ti aspetta. Alla sera cena nel giardino interno sotto le stelle. Bellissimo!
9 agosto
La giornata dopo una ricca colazione inizia con una gita in fuoristrada sulla Toyota di Hassan gestore dell’albergo. Il tour ci porta a vedere le dune, le rocce fossili, un villaggio di senegalesi trapiantati a Merzouga, i pozzi per l’estrazione del kajal dal quale si ricava un componente del trucco delle donne di mezzo mondo, un’oasi dove si pratica l’agricoltura a 100 metri dal deserto…incredibile! Facendo il giro dell’Erg Chebbi vediamo delle tende berbere di nomadi accampati nelle vicinanze di Merzouga, una piccola scuola per i bimbi del popolo nomade ed un pozzo d’acqua , e ovviamente i dromedari che qui la fanno da padrone.
Fermandosi con la macchina in qualsiasi posto, poco dopo vedi arrivare qualcuno dal nulla. Un bambino si sarà fatto 300 metri di corsa a piedi nudi per venderci il suo cammellino fatto di filo di lana, una pietra ed un braccialetto……povero piccolo!
Dopo qualche ora di relax in piscina ed un bel pisolino al fresco, a sera arriva il momento della gita sul dromedario nel deserto. Nel silenzio del deserto rimani stupito dalle voci che senti nell’aria.
Il nostro animale si è addentrato nel deserto come se niente fosse e ci ha portati sotto una enorme duna che poi abbiamo risalito a piedi. Una volta arrivati in cresta abbiamo potuto aspettare ed ammirare il tramonto che qui grazie ai colori riflessi sulla sabbia è bellissimo. Una volta che il sole è sceso all’orizzonte siamo scesi dalla duna e dopo aver acquistato dalla nostra guida berbera qualche fossile come souvenir siamo rientrati quasi al buio a dorso di dromedario.
Il deserto non è solo sabbia morbida o caldo, è la tranquillità, il silenzio, un’esperienza unica!



10 agosto
Lasciamo il deserto per continuare il nostro viaggio. Ci dispiace lasciare le dune e la gente del deserto. Qui abbiamo trovato della brava gente, molto gentile ed ospitale.
Ad ogni modo proseguiamo e risaliamo la valle del Dades. La valle è bellissima, la strada sale in mezzo a piante di fichi e mandorli che lasciano il posto a pareti rocciose dalle forme e dai colori incredibili. Fa un certo effetto.  Tutto ha il colore della roccia case incluse, molto bello!
Troviamo il nostro albergo “Chez Pierre”, l’albergo si sviluppa a terrazze con molte piante da frutto e sull’ultima terrazza c’è anche una bella piscina dove rinfrescarsi. Anche qui si cena sotto le stelle e si sta veramente bene.
11 agosto
Risaliamo la valle sino alle Gorge per poi proseguire oltre. La strada prosegue e dopo numerosi tornanti arriva in una valle interamente coltivata. Proseguiamo ancora perché il nostro intento è quello di percorrere la pista che collega la valle del Dades a quella del Todra.
Troviamo la pista ed anche dei colleghi motociclisti. Per la verità pochi in tutto il viaggio.
Imbocchiamo la pista che subito si rileva impegnativa per i nostri GS che anche se siamo senza bagagli hanno il passeggero a bordo. Ad ogni modo proviamo ugualmente  e percorriamo qualche chilometro. Avanziamo con qualche difficoltà ma ad un certo punto decidiamo di tornare indietro.
Scegliamo così di andare a Todra lungo la strada asfaltata. La giornata evidentemente non nasce bene, infatti scendendo dalla valle uno di noi scivola su una macchia d’olio nel bel mezzo di un tornante. Per fortuna le protezioni fanno il loro lavoro e malgrado lo spavento si riparte senza danni importanti.
Arrivati a Todra troviamo le gole piene di gente che fa il bagno nel torrente, immondizia ammassata in ogni dove e macchine parcheggiate dove capita.
Superiamo le Gorges e troviamo un piccolo bar ricavato sotto una tenda berbera che ci attira e ci fermiamo a bere qualcosa. In un primo momento qualcuno di noi ordina anche da mangiare qualcosa, poi vedendo che piatti e bicchieri vengono lavati in una pozza d’acqua dove nuotano delle rane, decidiamo di bere a “canna”e di tornare verso la pace della valle del Dades.
Ripassiamo nella gola e sembra un girone dantesco. Caos totale, auto e camper bloccati. Qui hanno un’idea particolare di come comportarsi sulla strada. Si fermano a lavare il proprio taxi in mezzo alla strada e così per passare devi bestemmiare finchè qualcuno fa il poliziotto di turno e libera la strada.
La valle del Todra così famosa per le sue gole, ci ha un po’ delusi. Se qui non incominciano a regolamentare l’afflusso di auto e soprattutto a controllare che la gente non lasci la propria immondizia a bordo strada, di queste gole ben presto rimarrà ben poco.



12 agosto
Partiamo da Dades e attraversando Ouarzazate ci dirigiamo verso Marrakech. Passando dalla Valle del Draa.
Facciamo una breve sosta a Ait Behhaddou dove hanno girato alcune scene del film “ Il Gladiatore”
Per tutto il viaggio in Marocco non abbiamo mai visto una scritta sui muri. A un chilometro dalla Kasbah  di Ait Behhaddou troviamo un segno tangibile dell’italiano medio. Una bella scritta a bomboletta nera su fondo bianco …….Forza Roma! Meglio non aggiungere altro.
Arriviamo a Marrakech e cercando un albergo decidiamo di fermarci al Kenza. Da evitare come la peste!
Ad ogni modo piazziamo le nostre cose in stanza e ci incamminiamo verso la Medina sino a giungere alla famosa piazza Djemaa el-Fna. Sulla piazza troviamo, oltre ai tavolini delle bancherelle di spiedini di carne e pesce, un numero imprecisato di artisti di strada che fanno esibizioni per i numerosi turisti, cantastorie, incantatori di serpenti, eccetera.
I chioschi che vendono spremute d’arancia non si contano.
Decidiamo di cenare su una terrazza di un ristorante da dove è possibile ammirare tutta la piazza. Soprattutto quando scende il buio la piazza offre un ‘immagine meravigliosa tra luci, musica, fumo, gente che passeggia eccetera.




 13 agosto
Usciamo dall’albergo e puntiamo dritti verso l’oceano. La nostra meta di oggi è Essaouira .
Arriviamo sulla costa sferzata da un forte vento. Il contrasto dato dalla presenza di cammelli sulla spiaggia insieme a gente che fa surf o kytesurf non è da poco. Troviamo alloggio per la notte ad un Ibis hotel all’entrata della città. A sera ci incamminiamo sulla lunga passeggiata dove per la prima ed unica volta del viaggio siamo costretti a metterci le felpe a causa del forte vento.
Arriviamo sul porto e ci sediamo a cena nei piccoli ristoranti dei pescatori dove ci strafoghiamo di pesce alla griglia. Siamo in sei, ordiniamo per dodici ma non avanza niente. Peggio dei lupi affamati. Va detto che è stata la prima cena senza tajine o cous-cous.
Dopo cena entriamo nella Medina fortificata, si presenta più elegante delle altre viste sino ad ora, la gente è meno invadente e guardandoti attorno ti accorgi che qui c’è un turismo diverso. Entriamo in locale con musica tradizionale ma dall’atmosfera europea. 
14 agosto
Decidiamo di spostarci di poco da Essaouria e percorrendo una trentina di chilometri arriviamo a Sidi-Kaouki. Un piccolo centro sul mare che sta diventanto una meta di surfisti. Alloggiamo in una graziosa guesthouse dall’italianissimo nome “La Pergola”. Il posto è perfetto per rilassarsi un po’ di fronte all’oceano. Sarà l’aria del mare, sarà l’orario ma dopo esserci sistemati e infilatici il costume ci dirigiamo verso la piazzetta dove vi sono una serie di bancherelle che servono pesce alla griglia e tajine.
A pancia piena ci facciamo una sana camminata di un’oretta lungo lo spiaggione. Anche qui cammelli e cavalli che si rinfrescano tra le onde.



15 agosto
Lasciamo Sidi-Kaouki e risaliamo la costa verso El-Jadida. Da oggi il muso delle nostre moto sarà sempre rivolto verso casa, abbiamo fatto il giro di boa della nostra vacanza.
La strada corre parallela all’oceano ed il vento la fa da padrone. Ma l’aria del mezzogiorno colpisce ancora e poco dopo ci troviamo seduti lungo la strada a far fuori non so quante sardine appena tolte dalla griglia. Sarà che siamo affamati, sarà l’insalata marocchina, ma anche se completamente senza posate e ridendocela di gusto spazzoliamo tutto leccandoci le dita.
Arriviamo a El-Jadida e troviamo una specie di Rimini marocchina, affollatissima. Proviamo a cercare un albergo ma senza nessuna possibilità. Decidiamo così di puntare su Rabat. La capitale.
Giunti a Rabat troviamo alloggio in centro città all’hotel Royal,  usciamo a fare quattro passi e per la prima volta ci facciamo una pizza prima di andare a letto. Il giro della città lo rimandiamo alla giornata di domani.




16 agosto
Ci incamminiamo verso la Medina che troviamo decisamente meno congestionata rispetto alle altre, i negozianti non sono per niente insistenti e la gente che la frequenta è composta principalmente da locali e pochissimi turisti. L’attraversiamo ed arriviamo sul promontorio che sovrasta il porto. Qui la vecchia Kasbah des Oudaias è stata trasformata in un luogo tranquillo e piacevole. Appena sotto alla Kasbah visitiamo il giardino Andaluso.
Sempre a piedi raggiungiamo il Mausoleo di Mohamed V e la sua torre Hassan. Il Mausoleo è molto interessante da visitare, il famoso cambio della guardia invece è quanto di più ridicolo si possa vedere. Tutta la città è tranquillissima e ti invita a fare delle lunghe passeggiate tra gli eleganti quartieri. Visitiamo anche l’interessante necropoli di Chellah dove gatti e cicogne la fanno da padrone. Alla sera ci rifacciamo della pizza del giorno prima e ci concediamo un sontuoso ristorante su una terrazza a picco sul mare.

 17 e 18 agosto
Risaliamo ancora la costa ed arriviamo ad Asilah. Dove riposeremo un paio di giorni prima di prendere la strada di casa.
Alloggiamo appena fuori dal centro all’hotel al-Khaima. Asilah è un centro vacanze della popolazione locale, ha una Medina completamente ristrutturata e grazie ad un centro culturale internazionale, organizza mostre e manifestazioni che portano qualche turista.
La Medina fortificata è molto elegante ed oggi è stata trasformata in un quartiere residenziale abitato da marocchini benestanti o stranieri. Di fatto è molto bella vedersi ma decisamente snaturata dalle sue origini.
Medina a parte, Asilah ha ben poco da offrire, la spiaggia è sporca ed affollata. In pratica passiamo la nostra giornata di riposo a bordo piscina e la concludiamo con un’ottima cena al Casa Garcia.

19 agosto
Dovendo lasciare il Marocco andiamo verso Ceuta. Riattraversiamo Tetouan e vedendo le spiagge larghe e pulite ci chiediamo perché abbiamo deciso di fermarci ad Asilah…Boh!
Arriviamo in dogana ed in poco tempo riusciamo a sbrigare tutte le pratiche. A Ceuta acquistiamo il biglietto del traghetto che ci riporterà ad Algeciras.
Da qui incominciamo a risalire la costa spagnola. Per passare la notte ci fermiamo ad un Ibis alla periferia di Murcia.






20 agosto
Ripartiamo da Murcia e decidiamo che al contrario dell’andata spezzeremo il nostro viaggio di ritorno fermandoci a Barcellona visto che alcuni di noi non l’hanno mai vista.
Entriamo nella bella città di Gaudì e troviamo alloggio all’hotel Onix Rambla.
Nel pomeriggio ci facciamo una bella “vasca” sulla Rambla ed arriviamo a Barcelloneta, ancora quattro passi e siamo al porto olimpico dove ceniamo in uno dei tanti ristoranti.
Il giorno dopo visitiamo la Pedrera, Casa Batllò e la Sagrada Familia. Osservando solo una parte delle opere di Gaudì, ci si rende conto di come la gente geniale lasci il segno di se stesso. Gaudì è stato uno di questi e anche adesso la sua genialità attira persone da tutto il mondo per osservare le sue opere.
Purtroppo questi sono i soli posti che siamo riusciti a vedere di Barcellona, ma chissà…..un giorno torneremo.


21 agosto
Partiamo da Barcellona e dopo un’infinità di benzinai, caselli e chilometri…….arriviamo a casa. Per questo anno le vacanze sono finite…..da domani si incomincia a pensare all’anno prossimo.

Dedico questo diario ricordo ai miei compagni di viaggio che mi hanno accompagnato nel mio primo viaggio in moto.
Grazie a tutti
Carmen





Involtini di melanzane con uova (Italy)

Ingredienti per 6 :
-6 melanzane ovali medie
-100 g farina bianca
- 3 bicchieri d'olio d'arachidi
-5 cucchiai d'olio d'oliva
-120 g pangrattato
-120 g pecorino grattugiato
-2 spicchi d'aglio
-3 uova
-60 g caciocavallo fresco
-400 g passata di pomodoro
-1 pizzico do origano secco
-6 rametti di origano secco
-pepe macinato
-sale fine
Spuntate le melanzane, asciugatele e tagliatele a fette verticali sottili.
Scaldate l'olio d'arachidi nella padella. Infarinate le fette di melanzana, dalle 2 parti, scrollatele, per allontanare la farina in eccesso. Friggetele nella padella, in 3 riprese, finché sono dorate ( 3 minuti per parte ). Scolatele su carta da cucina e salatele.
Spennelate una pirofila con poco olio d'arachidi usato per le melanzane.
Mentre friggete le melanzane rassodate le uova per 8 minuti partendo da acqua fredda. Raffreddatele, sgusciatele e tritatele grossolanamente con il coltello, sul tagliere.
Sbucciate gli spicchi d'aglio e rasolatene 1 nella padellina con 3 cucchiai d'olio d'oliva, per 1 minuto. Insaporitevi il pangrattato 2 minuti, mescolandolo sempre con il cucciaio di legno.
Mescolate in una ciottola, il pangrattato freddo, senza aglio, il peccorino, sale, pepe, e l'origano sbriciolato.
Spalmate il composto sulle fette di melanzana, con la punta di un coltello. Completatele con le uova a pezzetti e con dadini di caciocavallo.
Arrotolate le melanzane a involtino e teneteli fermi con stecchini.
Sistemateli nella pirofila, copriteli con carta d'alluminio e passate in forno 15 minuti, a 180°.
Mentre cuocete gli involtini, scaldate l'olio d'oliva rimasto nel tegame e rosolatevi il secondo spicchio d'aglio, 1 minuto.
Aggiungete la passata di pomodoro, un bicchière d'acqua calda, sale e pepe.
Cuocere, a fiamma bassa e con un coperchio un po' scostata, finché la salsa si è leggeremente addensata, ma ancora molto fluida(10 minuti).
Tagliete l'aglio e distribuite la salsa, a specchio, nei piatti, con il dorso di un cucciaio. Sistematevi sopra gli involtini di melanzana appena tolti dal forno. Potete decorare con i rametti d'origano secco. Servite subito.

Strudel (Italy)

Ingredienti:
-Pasta sfloglia già pronta
-1 kg di mele
-60 g di pinoli
-80 g di mandorle
-1 cucciaio uvetta sultanina
-1 tuorlo d'uovo
-30 g di zucchero
-50 ml di Brandy
-1 limone
Le mele si sbucciano, si tagliano a fettine, si mettono in una ciotola e si aggiungono i pinoli, le mandorle pelate e tagliate in 4 pezzi, l'uvetta sultanina, lo zucchero e la buccia del limone grattugiata. Mescolate bene e bagnate tutto con il brandy. Lasciate marinare per 40 minuti. Mettete la farcitura al centro della sfoglia e richiudetela a girella, spennellatela con il tuorlo d'uovo.Mettete in forno a 180 ° per 50 minuti.

Peperonata (Italy)

Ingredienti per 4 :
-4 cipolle (medie-picole)
-6 peperoni rossi - gialli grandi
-olio d'oliva
-sale
-pepe
-2 cucchiai di zucchero
I peperoni si tagliano verticalmente a pezzettoni.
La cipolla si taglia a fettine e si soffrige in padella con tanto olio d'oliva. Quando prende colore la cipolla si aggiungono i peperoni e si cuociono al fuoco moderato finche diventano molli. Quando sono alla cottura giusta si aggiunge sale, pepe e zucchero. Si lascia cuocere a fuoco basso finche la salsa diventa ben addensata.
Si puo servire accompagniata dalla carne alla griglia.

Prosciuto e melone (Italy)

Ingredienti:
-Prosciuto crudo
-Melone
Servite sul piatto il melone tagliate a fettine con il prosciuto crudo.